Analisi iconografica e paesaggistica del Retro Tavola Haller

Albrecht Dürer nasconde nel retro dell’opera custodita alla National Gallery di Washington, un’altra immagine di questo reportage di viaggio tra l’esotico e il catastrofico: lo Stretto di Messina, viene rappresentato in un panopticon iconografico che ha quasi del fumetto, che ci ricorda l’illustrazione esotica di gusto ottocentesco, quasi precognizzandola.

La mappa siciliana di Dürer continua ad arricchirsi, in quel 1494 che fu cosi esplosivo per l’Etna per la Sicilia e per il Mondo.

Madonna Haller (verso)– 1496-99
Autore: Albrecht Dürer
National Gallery of Art | Washington, DC (USA)

Distrusse queste città e tutta la valle con tutti gli abitanti delle città e la vegetazione del suolo.
Ora di Lot guardò indietro e divenne una statua di sale.
Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; contemplò dall’alto Sòdoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace.
Così, quando Dio distrusse le città della valle, Dio si ricordò di Abramo e fece sfuggire Lot alla catastrofe, mentre distruggeva le città nelle quali Lot aveva abitato.
Poi Lot partì da Zoar e andò ad abitare sulla montagna, insieme con le due figlie, perché temeva di restare in Zoar, e si stabilì in una caverna con le sue due figlie.
Genesi 9, 24-30

Madonna Haller (recto)– 1496-99
Autore: Albrecht Dürer
National Gallery of Art | Washington, DC (USA)

Se il dipinto testimonia l’attenzione con cui Dürer guardava all’arte italiana e a Bellini in particolare, le caratteristiche del Bambino sono affatto tipiche dell’arte tedesca.
Il retro della tavola è anch’esso un dipinto, con una scena biblica nella quale è raffigurata la fuga di Lot insieme alle figlie dalla città di Sodoma in fiamme.
Il tema pittorico pare non avere alcun rapporto con quello dell’altro lato del pannello e si è così ipotizzato che il dipinto fosse un elemento di dittico, con la figura della Madonna contrapposta a quella del donatore e che la scena con Lot fosse il lato esterno del pannello sinistro a battente.
Da: L’arte di guardare l’arte – 14 Settembre 20

La scena biblica di potenza divina si dispiega su una lingua di Mare, lo stretto di Messina che tanto ha affascinato il grande maestro della rinascenza tedesca. Nella scena si riconoscono il gruppo di Lot e delle sue figlie (probabilmente criptoritratti di membri e familiari dell’ordine teutonico) sembra rifuggire in eremitaggio la scena catastrofica incombente, eppure questo disinteresse manifesto si ambienta in un luogo che permette una vista quasi stereoscopica sulla costa schiacciata dal fiammeggiante pollice divino.

Possibili ambientazioni

Dove ambientare questo punto di osservazione panoramica? All’Oasi del Simeto o ad Augusta oppure in quella Cavagrande del Cassibile la cui identificazione potrebbe essere rafforzata dalla rappresentazione della roccia alla sinistra del gruppo umano. Comunque anche questo paradeision è scosso da forze ctonie e da movimenti tellurici che sembrano spaccare il verziere e scuoterne i sassi.

Dettaglio Madonna Haller (verso)

Quale che sia il belvedere con vista (immaginifica?) sullo stretto è possibile scorgere sulla sinistra la Città di Catania che ci appare vicina, tanto da scorgerne la fortezza fredericiana del castello Ursino, la città ci appare interessata da un potente fenomeno di ricaduta di ceneri vulcaniche; oltre sulla linea d’orizzonte sorge Messina che come le cronache del tempo ci testimoniavano era interessata da incendi, poco oltre la costa calabra con i monti di Scilla.

0. Proposte di ambientazione o Oasi del Simeto o Augusta o Cavagrande del Cassibile.
1. Stretto di Messina?
2. Messina?
3. Monti di Scilla?
4. Incendio sopra Messina?
5. Catania?
6. Castello Ursino?
7. Ricaduta?
8. Area Cavagrande o altra area a sud di Catania?
9. Attività tellurica?

Dürer in Sicily | Lot and His Daughters hypothetical point of view